Orologi

Ci guardiamo intorno e scopriamo che c'è un prima e un poi, osserviamo quello che succede e decidiamo che oltre i fenomeni c'è qualcos'altro che lega il prima al poi, assumiamo che sia uniforme, lo chiamiamo "tempo" e alla fine vogliamo misurarlo.

Dalla osservazione del cielo nacque il calendario ma per la quotidianità occorreva una "griglia" più stretta: la meridiana, la clessidra ed altri strumenti poco pratici che accompagnarono la vita umana nei tempi antichi.
La scoperta delle oscillazioni isocrone fu fatta da Galileo e sua fu la proposta di un meccanismo per regolarizzare il moto ma soltanto nel 1657 Christiaan Huygens realizzò il primo orologio a pendolo.

Gli sviluppi dell'orologio meccanico continuarono fino al XX secolo quando, negli anni sessanta, fu possibile realizzare orologi portatili con oscillatore al quarzo: una precisione che superava ogni comune esigenza, robustezza e un costo irrisorio.

Finalmente liberi dalla responsabilità di regolare la vita quotidiana delle persone, gli orologi meccanici possono adesso essere apprezzati per quello che sono davvero: creazioni umane di arte e tecnologia.



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